Il primo incontro della rassegna "Luoghi e memorie della Grande Guerra", organizzata dal Museo Storico del 7° Reggimento Alpini, in collaborazione con il Comune di Sedico, è dedicato alla presentazione del volume di Antonella Fornari: Corallo e Piombo. Le pietre del Monte e le Pietre dell’Uomo. Dall’Ottocento al Novecento sfogliando le pagine di una guerra preparata e mai combattuta
Antonella Fornari, scrittrice di montagna e di vicende di guerra, presenterà il suo ultimo libro, dedicato alla scoperta delle fortificazioni difensive del Cadore, dal Passo della Mauria al Monte Rite. La stessa autrice commenterà dal vivo le immagini in dissolvenza di forti, postazioni, strade e mulattiere militari, costruite con largo impiego della popolazione locale nei decenni che hanno preceduto la Grande Guerra. Luoghi conosciuti come il Monte Tudaio, il Col Vidal, il Monte Rite e le arditissime forcelle nascoste all’ombra del Monte Antelao si alterneranno con altri perlomeno dimenticati, immersi nel verde di una natura selvaggia e chiusi nell’abbraccio di solitarie montagne: Col Pramossei, Colle Audoi, Col Ròsolo, Col Rementera, Colle di Val Inferna, Monte Tranego. Il Cadore, affascinante come una tela di Tiziano, farà da sfondo al divagare fra Natura e Storia, fra Pietre di Monte (le pareti) e Pietre dell’Uomo (i colossali forti e le opere create per la guerra).
Il libro (ed. Grafica sanvitese, 257 pagine e 200 fotografie colori) è una sorta di viaggio ideale a “cavalcare” due secoli – il 1800 ed il 1900 – e la lunga incredibile “Linea Gialla”, la linea di “massima resistenza” ideata dall’esercito italiano a partire dal 1866 quando – chiuse le porte del Risorgimento – ci si trovò a dovere difendere “patri, ma infelici confini” da un Impero austroungarico né alleato né nemico. Quasi cinquant’anni di attese, fino all’esplodere del primo conflitto mondiale, cinquant’anni durante i quali le Dolomiti, unitamente ai loro paesi e alle loro popolazioni, subirono un lento ed inesorabile processo di militarizzazione che provocò durevoli mutamenti nell’ambiente e nel territorio. Dopo la guerra, il tragico evento della ritirata e della occupazione austriaca, la forza della gente dei monti, la solidarietà, la caparbietà e la tenacia per ricostruire i paesi, le proprie case, i propri cuori. Informazioni presso il Museo Storico del 7° Reggimento Alpini: 0437 83075/959162, e-mail: c.busatta@provincia.belluno.it
prossimi appuntamenti da segnare in agenda: 29 novembre e 14 dicembre, seguiranno informazioni dettagliate
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