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Rifugio
Itinerari e proposte: Da Misurina al Rifugio Bosi e al Museo all'aperto del Monte Piana
Auronzo / Dobbiaco - (BL)

Titolo:

Da Misurina al Rifugio Bosi e al Museo all'aperto del Monte Piana

Territorio: Ecomuseo Dolomiti Bellunesi
Comune: Auronzo / Dobbiaco - (BL)


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Tipologia: Impegnativo
Località di partenza: Misurina
Località di arrivo: Misurina
Fondo stradale: sentiero, strada carrozzabile
Dislivello: 550 mt. circa
Quota massima: 2324 mt.
Tempo di percorrenza: 3-4 ore
Periodo consigliato: tardo autunno per percorrere la strada senza gli automezzi autorizzati
Descrizione: Da Misurina (nei pressi del Bar Genzianella, m. 1756) si snoda la strada ex-militare (segn. 122) che risale a larghe svolte il versante sud–est del Monte Piana. La rotabile, in lieve salita, attraversa il bosco passando presso una fontana già esistente ai tempi della guerra e ripristinata nell’ambito dei  lavori di recupero eseguiti negli anni ’70 dalla Associazione “Dolomiten Freunde”, fondata nel 1973 da Col. Walter Schaumann. Poco lontano si nota un grande spazio, sede di numerose baracche italiane. La strada procedeva coperta fino a Forcella Alta (m. 2000). Poco sopra, i resti della “Batteria Antiaerea” di “Quota2028”. Giunti al Rif. Magg. Angelo Bosi, si guadagna la cima del Monte Piana (m. 2324) percorrendo il sentiero di arroccamento italiano che si snoda sul versante sud-est, dove si incontrano i resti di baracche e appostamenti. Si arriva al vetusto cippo di confine, datato 1753. Sotto la cima, sovrastata da una grande Croce, l’osservatorio della Artiglieria Italiana sconvolto dalle granate austriache e una seconda caverna occupata da una mitragliatrice e forse da un riflettore che illuminava la Piana di Carbonin. Percorrendo il comodo sentiero (segn. 122), si giunge nei pressi della Piramide Carducci. Poco più sotto, verso nord, simile ad un piccolo anfiteatro si intravede la postazione italiana per una pesante bombarda corredata dall’alloggio per la guarnigione. Si ritorna per la strada e, giunti a Forcella Alta, si piega a sinistra e – per mulattiera nel bosco – si torna al punto di partenza.
Aspetti naturalistici
e storici:
Il Monte Piana era conosciuto e frequentato già dalla fine dell'800 per il meraviglioso panorama che si apre a 360° tra le Dolomiti Settentrionali, oggi riconosciute dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Divenne nel corso della Prima Guerra Mondiale luogo strategico e teatro di furiosi combattimenti.
Link suggerimenti vari:

www.montepiana.com

Il sito offre ulteriori informazioni sull'itinerario descritto, sul Rif. Bosi, nonché su tariffe e orari del servizio navetta che permette di arrivare direttamente al rifugio.

Consigliato:

Presso il Rifugio è allestito un piccolo museo privato della Grande Guerra.

Monte Piana - Rifugio Bosi>

Altro:
Gallery:


Allegati disponibili:
download monte_piana.pdf


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