Ecomuseo Grande Guerra prealpi vicentine
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Luoghi: Ortigara - "Il campo di battaglia"

Scheda:
L'ambito individuato (che comprende la zona monumentale dell'Ortigara e della Cima Caldiera) costituisce indubbiamente una delle aree di maggior interesse storico dell'intero Altopiano, teatro di una delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale: l'Azione K meglio conosciuta come Battaglia dell'Ortigara (giugno 1917).

l'immagine rappresenta una veduta panoramica del Monte Ortigara I resti delle imponenti opere difensive realizzate da entrambi gli eserciti (trincee, postazioni in caverna, osservatori) ed il complesso sistema di strade, mulattiere e centri logistici, manifestano ancora oggi una grande suggestione ed un forte potere evocativo.
Da M.te Forno alle pendici settentrionali del M.te Ortigara che strapiombano nella sottostante Valsugana si snoda infatti il tratto più settentrionale della cosiddetta winterstellung ovvero della linea di resistenza su cui ripiegarono le truppe austroungariche dopo la conclusione della Strafexpedition.
Si tratta di un complesso sistema di trinceramenti scavati nella viva roccia e ancor oggi in gran parte perfettamente conservati, rafforzati da postazioni in caverna tra le quali vanno sicuramente ricordate le Opere Mecenseffy che dominano la valle dell'Agnella, il "nido" di cinque mitragliatrici ricavato all'interno della cosiddetta "caverna Biancardi" situata lungo il ripido versante occidentale che dalla quota 2101 scende verso il sottostante passo dell'Agnella, il Thurmau tunnel di M.te Chiesa e le postazioni ricavate sotto le cime del Forno collegate tra loro da un esteso sistema di gallerie. Nelle immediate retrovie si possono ancora osservare i resti dei baraccamenti, dei comandi, delle stazioni di teleferica e degli acquedotti, delle postazioni di artiglieria e dei luoghi di sepoltura (ricordiamo in particolare il piccolo e suggestivo cimitero dei Campigoletti) che sono disseminati lungo le pendici occidentali dei rilievi montuosi, negli anfratti delle rocce, all'interno delle numerose doline (esemplificativo a tale riguardo anche per le particolari dimensioni la cosiddetta Dolina degli Sloveni sul M.te Chiesa) e lungo le principali vie di comunicazione.

La zona dell'Ortigara, anche grazie ai lavori di pulizia e tabellazione delle opere più significative realizzate dall'esercito e dai volontari dell'ANA negli anni settanta ed all'inizio degli anni novanta, è sicuramente il più conosciuto teatro di battaglia dell'Altopiano e, probabilmente con Pasubio ed il Grappa, dell'intero fronte italiano, meta ogni anno di migliaia di visitatori.
L'intera area è inoltre attraversata, oltre che da numerose strade e mulattiere di guerra ancora in discrete condizioni di conservazione anche dal Sentiero della Pace e da alcuni sentieri turistici segnalati dal CAI. E proprio la complessiva buona accessibilità ed il contesto ambientale di sicuro pregio unitamente all'importanza storica degli avvenimenti legati a questi luoghi ed al complessivo stato di conservazione dei manufatti presenti, fanno indubbiamente di quest'area, il naturale e più completo "museo all'aperto" della Grande Guerra dell'intero fronte vicentino.

    - Monte Ortigara
    • sistema difensivo a.u. costituito dalla trincea principale in roccia e dagli elementi paralleli con annessi, postazioni scavate in roccia e ricoveri in caverna localizzati lungo il versante est dell'Ortigara;
    • complesso difensivo delle Opere Mecenseffy con le sottostanti opere di sbarramento della valle dell'Agnella (Stunzpunkt Florio e le Meceseffy flankenwerke)
    • complesso di baraccamenti e ricoveri in caverna a.u. del versante ovest dell'Ortigara;
    • osservatorio e postazione di mitragliatrici in caverna "Galleria Biancardi";
    • caposaldo a.u. con postazioni di mitragliatrice e artiglieria in caverna di quota 2003;
    • posto di medicazione a.u. in caverna a nord - ovest della quota 2101con annesso cimitero;
    • cimitero del vallone dell'Agnellizza;

    Progettista: arch. Andrea Simionato
    Ditta esecutrice: Comunità Montana Reggenza 7 Comuni
    Inizio Lavori: luglio 2007


Itinerario: Da Asiago si prende la strada provinciale per Gallio e, dopo averne oltrepassato il centro, si imbocca sulla sinistra la strada comunale che risale la Valle di Campomulo. Superato l'omonimo Rifugio si prosegue lungo la strada sterrata che aggira ad est i rilievi montuosi dei Casellari toccando dapprima la Malga Fiara e poi Malga Mandrielle nei cui pressi si raccorda la strada che sale dalla Piana di Marcesina. Proseguendo verso nord, dopo aver superato il bivio per malga Fossetta, con un ultimo tratto asfaltato si raggiunge infine il Piazzale Lozze, punto di partenza per le escursioni alla zona dell'Ortigara. Da Enego è possibile raggiungere il Piazzale utilizzando la strada che sale alla Val Maron e, attraverso la Piana di Marcesina, si raccorda con la strada principale che risale da Gallio in prossimità della malga Mandrielle.


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