Luoghi e territori / L'ultima Cima
La Grande guerra nel Piave, Grappa e Montello

Presentazione:
Il massiccio del Grappa, estremità nord-occidentale della Marca Trevigiana, fu uno dei più noti scenari del fronte
italiano tra il 1917 ed il 1918. Ogni cima vide eventi drammatici di lotta e di morte, ogni valle fu trasformata in
punto di resistenza o luogo di ricovero, in linea logistica o in provvisorio ospedale. Decine di migliaia di soldati
austroungarici perirono nel tentativo di scendere a valle, verso la pianura veneta, decine di migliaia di soldati italiani
fecero la medesima fine, cercando di trattenere le azioni offensive. Poco dopo Caporetto il Generale Cadorna
indicò il Grappa ed il Piave quali linee estreme di resistenza: vi si schierarono le poche truppe disponibili, in attesa
dell’arretramento della 4^ Armata dal Cadore.
Gli austro-tedeschi insidiarono subito il massiccio del Grappa e si ebbero feroci combattimenti tra i mesi di novembre e di dicembre del 1917. Gli italiani, avvantaggiati dalla previdente opera di apprestamenti stradali ed idraulici voluta da Cadorna fin dall’anno precedente, riuscirono a resistere e fortificarono la vetta del Grappa e tutto il ciglione meridionale del massiccio con opere di straordinaria arditezza, per la maggior parte ancor oggi visitabili.
L’intera montagna fu definita “Monte Sacro alla Patria” e ne mostra il merito nelle innumerevoli tracce di postazioni
e di crateri di granata che costeggiano i pendii e giacciono nei boschi, ricresciuti lentamente dopo la tempesta di
fuoco.
Luoghi:
L'ultima cima
Sacrario militare francese
L'arte ferita
Rifugio Bassano
Galleria Vittorio Emanuele
Sacrario Militare Italiano
Val delle Mure
Resti di teleferica
Trincee
Campo di battaglia
Rocca
Forcella Mostacin
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